(alzate il volume per sentire meglio) Si proprio cosi: Io, Lui e il coronavirus.
Mi spiego. Da ormai 10 giorni circa tutte le mattine puntualissimo tra le 5 e le 6 poco prima dell’alba in un silenzio provocato dall’emergenza coronavirus (si sembra che almeno la notte la gente stia a casa) Lui cinguettando ribadisce bene di esistere.
Dura un’oretta o poco piu’. Io lui e il coronavirus.
Sicuramente se fosse stato in periodo non di emergenza il pensiero di tirargli una scarpa si sarebbe potuto realizzare, ma invece e senz’altro per fortuna ora Lui è libero liberissimo di esprimersi.
Cosa starà comunicando? Certamente è felice di aver ritrovato il suo habitat di un tempo, guastato negli ultimi anni…. Dal progresso.
Oppure sta cercando di conquistare e attrarre qualche femmina?
Magari sta marcando il territorio o vuole mantenere i contatti con gli altri suoi simili?
Mi piace anche pensare che stia sbeffeggiando noi umani dal suo vecchio caro mondo.
Rispettiamo questo uccellino e ascoltiamolo bene. Non so che razza sia ma ascoltiamolo bene. Cerchiamo di non dimenticarlo. Ci sta dicendo piu’ di quanto possiamo immaginare.
E ricordiamocelo bene quando sarà finita l’emergenza coronavirus.
Vi lascio con il link alla Lipu, la principale associazione italiana nata per la protezione per gli uccelli.
Chissà che a qualcuno di noi non venga in mente di attivarsi a proposito.
Potrebbe essere anche un buono spunto per questi momenti particolari che stiamo vivendo risentire e rileggere quanto contenuto in un altro mio articolo al quale vi rimando con questo link.
https://www.quattropassiconfoto.it/la-sveglia-e-il-tempo-che-passa/